5.24.2013

GENITORI E FIGLI

Un po'di tempo fa ho letto un articolo sull'infanticidio, una psicologa spiegava come avesse avuto delle serie difficoltà a fare una perizia giuridica richiesta da un tribunale riguardo la capacità o meno di intendere e volere di una donna che aveva commesso un infanticidio.
Le difficoltà della psicologa nascevano dal fatto che desiderava andare oltre l'atto in sé, oltre il vero,fisico infanticidio, oltre lo scabroso atto che obnubilava il vero pensiero, che si faceva trasportare dal disgusto comune di un atto crudele come questo, in cui ci si chiede come può una mamma, dopo aver portato in grembo e fatto crescere il suo bambino poi ucciderlo!
Così questa dottoressa si è presa tempo per riflettere ed ha esaminato tutti i casi dei suoi pazienti, in cui alla base del loro malessere,di quasi tutti,vi era un cattivo rapporto con uno o entrambi i genitori, così passando in rassegna questi racconti e soffermandosi anche sulle storie che le venivano raccontate da parenti amici è giunta ad una conclusione che, esiste più di una forma di infanticidio, che non consiste solo nell'atto in sè per sè, un infanticidio avviene tutte le volte che un genitore non lascia vivere al proprio figlio la sua vera vita, ma la vita che il genitore ha programmato per lui, tutte le volte che pretende che il proprio figlio realizzi le sue aspirazioni mancate. Si commette un infanticidio tutte le volte che un genitore usa il proprio figlio come sfogo per la sua anima devastata, per la sua infelicità, tutte le volte che cerca da lui conforto, invece di donarlo, che cera da lui risposte invece di domande.
Il rapporto tra genitori e figli è difficile nessun genitore è preparato a fare il genitore,non c'è un manuale che ci dice come si deve fare, ma ciò che ogni genitore deve fare è FARE IL GENITORE e far fare al figlio il FIGLIO,non si devono ribaltare i ruoli,un figlio avrà sempre bisogno dei propri genitori, sono loro il porto sicuro e un genitore dovrebbe essere lì ad accoglierli anche se non ha tutte le risposte da offrire.
Non dimenticare mai che l’amore che provo per te è come il vento: non potrai mai vederlo, ma potrai sempre sentirlo…Ovunque sarai.
Sergio Bambarén, da Lettera a mio figlio sulla felicità
Ritornerò su questo argomento, perchè è lungo e complesso così possiamo riflettere ancora.
Buon weekend a tutti



5.14.2013

UN GIORNO DI ORDINARIA FOLLIA

Forse dovrei dire più di uno, considerando la cronaca di questo mese, e tralasciando volutamente il "femminicidio" che appartiene ad un contesto diverso, rispetto al tema che vorrei prendere in considerazione oggi con voi.
Partendo dalla sparatoria di Montecitorio e passando poi all'ultima strage commessa dall'ivoriano domenica mattina, l'unico fattore che a mio avviso accomuna i gesti"folli"di questi uomini è la  disperazione.
In tv eserciti di esperti parlano di depressione,di momentaneo   black out, gli avvocati parlano di perizie psichiatriche, ovviamente per favorire i lori assisti, ma a mio modestissimo parere non si tratta di pazzia o follia, si tratta di disperazione per la perdita di dignità.
Ci è stato insegnato che un uomo per essere dignitoso deve lavorare, provvedere al sostentamento di se stesso e della propria famiglia, se ce l'ha, quando questa illusione viene a mancare ecco che la speranza svanisce e cosa rimane se non la disperazione? E il disprezzo verso se stessi? È vero che per arrivare a tali gesti le persone devono essere molto fragili emotivamente e psicologicamente, alle loro spalle c'è sempre una storia di "degrado" affettivo, però è pur vero che se lo stato continua a sbeffeggiarsi del popolo affamato non è difficile che ciò possa accadere.
Solo l'infelicità è degli uomini, la disperazione è di Dio, diceva Gesualdo Bufalino, ciò a dire che è talmente grande la disperazione che un semplice uomo non può sopportarla senza per l'appunto esplodere. 
E voi che idea vi siete fatti?
Un saluto.

5.08.2013

DI MAMME, PONTI E VESTITI

Buongiorno a tutti, e perdonate la lunghissima assenza! Sono state tre settimane piuttosto impegnative....
È arrivata la mamma che mancava da più di 4 mesi perciò ci siamo date alla pazza gioia! Siamo uscite abbiamo cucinato, e sopratutto abbiamo CUCITO! O meglio lei ha cucito io ho solo contribuito a dare i punti lenti e ad imbastire il tutto! Non vi dico che divertimento io adoro la creatività, e poi volete mettere ho 10 vestitini nuovi! Il che in un periodo di crisi come questo direi che è tutto risparmio! Sì perchè dovete sapere che le stoffe ci sono state regalate dalla vicina, che lavora in una sartoria, che sta subendo un calo pazzesco di ordinazioni, per cui per non sprecare le stoffe  ce le ha gentilmente donate!
Vi auguro buonagiornata e a presto con nuove riflessioni!